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Articolo di ian sull'Huffington Post

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.fragula.
view post Posted on 22/10/2010, 21:39




Ha scritto un articolo sull' Huffington Poste ha parlato del disastro nel golfo del Messico, della gente, di se stesso e di come le cose sono andate e andranno. Un articolo pieno di passione, che non può far altro che accrescere la stima, già smisurata per il nostro Green Boy - Ian Somerhalder.

Il petrolio non se n'è andato, ma le persone sono ancora qui
Mentre alcuni bambini sono cresciuti mangiando hot dog e giocando a rincorrersi nel loro cortile di casa, sono cresciuto in Louisiana nuotando nel lago Pontchartrain, pescando nelle paludi e mangiando frutti di mare del Golfo. Come per tutti gli altri abitanti sulla costa del golfo, queste acque sono letteralmente parte di quello che sono. Negli ultimi sei mesi, ho visto il disastro petrolifero della BP espandersi e minacciare di cambiare non solo le vite dei miei amici e famiglia, ma la cultura stessa di coloro che sono cresciuti nel golfo.

Invece di trascorrere l'estate andando in barca, nuotando e andando a pesca, le famiglie del golfo hanno trascorso questi ultimi mesi non sapendo se fossero stati in grado di affittare le loro barche da pesca, se avessero potuto permettersi abbastanza pesce fresco per mantenere i loro ristoranti aperti, o se non fossero riusciti a trovare abbastanza persone per tenere occupate le camere dei loro hotel dato che non si è attivata la regolare stagione turistica. E proprio come il petrolio aleggia ancora nelle paludi della Louisiana, queste preoccupazioni non sono scomparse solo perché le telecamere lo hanno fatto.

Anche se sono passati sei mesi dal disastro della Horizon Deepwater e milioni di galloni di petrolio si sono riversati nel Golfo del Messico, siamo ancora lontani dal dire "missione compiuta". Molte persone che fanno affidamento sulla pesca e diversi ecosistemi del Golfo che permettono di mantenere le loro attività, tra cui gamberetti e ostriche, cameriere e capitani di imbarcazioni sono ancora danneggiati. Non possiamo dimenticarci di loro.

Se vogliamo ricostruire l'economia del Golfo e preservare il suo speciale e unico stile di vita per le generazioni future, abbiamo bisogno di velocizzare il recupero e il restauro della costa del golfo. Un disastro come questo non può riaccadere. Un golfo sano, pieno di ostriche e gamberi, pellicani bruni e tartarughe, non è solo la chiave di volta dell'economia del golfo, ma anche della cultura del golfo e della gente del golfo.

Ma non possiamo proteggere il golfo, o proteggere i lavoratori petroliferi da incidenti potenzialmente mortali, se a seguito di questa catastrofe ci affrettiamo di nuovo a dire "trivella, baby, trivella". Promesse da compagnie petrolifere non proteggeranno il golfo da ulteriori danni, né proteggeranno i posti di lavoro dei pescatori locali, proprietari di ristoranti, industria del turismo e dei lavoratori durante il lungo recupero e non servirà tanto meno a tenerli sul posto di lavoro se accadrà un altro disastro.

Sono cresciuto con persone la cui sussistenza dipende dall'industria petrolifera e del gas e so che il settore ha radici profonde nel Golfo e in particolare in Louisiana. Anche proveniente da tale prospettiva, però, la verità inconfutabile è che abbiamo bisogno di leggi migliori per disciplinare il modo in cui trivelliamo le nostre coste, dalle leggi che proteggono la fauna selvatica e delle coste dipendono, per gli abitanti, la possibilità di pagare le bollette e portare a casa la cena ogni sera.

La fuoriuscita di petrolio della BP, la più grande perdita accidentale di idrocarburi nella storia umana, è solo l'ultima prova più visibile del tipo di distruzione ambientale che è in corso nel golfo da decenni. La Louisiana perde un campo di calcio di zone umide ogni 45 minuti e circa il 60 per cento di quello attribuito al petrolio e alle attività legate al gas che hanno devastato le nostre amate paludi per anni.

Il fatto che appena sei mesi dopo il terribile disastro della BP il governo abbia già preso la decisione di revocare la moratoria e permettere la perforazione in acque profonde è per me scioccante. Questa è solo l'ultima prova che Washington non stia prendendo in considerazione le vite e il sostentamento di coloro che vivono lungo la costa del golfo e dipendono dalle sue acque. Fino a quando non sapremo per certo che i regolamenti sono efficaci e che tutte le lacune che hanno permesso la fuoriuscita di petrolio della BP sono stati chiusi, non c'è ragione di continuare a trivellare. C'è semplicemente troppo da perdere.

Ovviamente, dovremmo tutti collaborare per ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili, focalizzando la nostra attenzione verso tecnologie energetiche pulite, che non costituiscano una minaccia per le nostre coste, il nostro modo di vita, o il nostro ambiente; tuttavia la transizione richiederà del tempo. Nel futuro immediato, noi, cittadini di una nazione totalmente dipendenti dal petrolio, abbiamo bisogno di farcii avanti e sollecitare il governo ad assumersi la responsabilità e contribuire a rinnovare le comunità costiere, tenendo conto del disastro della BP, effettuando un monitoraggio a breve e lungo termine e investendo in opportunità economiche per sostenere, a livello locale, la ripresa sostenibile, ripristinando e migliorando così la costa del Golfo degli Stati Uniti.

Non possiamo annullare i nostri errori del passato, ma possiamo fare in modo che la trasmissione di un chiaro avvertimento su questo disastro e le sue conseguenze terribili, non siano stati vani. Piuttosto che tornare al nostro vecchio modo, tracciamo un nuovo percorso per un futuro più pulito e più sostenibile. Tutti gli abitanti del golfo contano su di noi, non possiamo permetterci di lasciare loro, o innumerevoli altre comunità costiere, di nuovo al loro destino.



Grazie al TVD Italia.
 
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Lilith †
view post Posted on 10/11/2010, 08:27




io dico che sto ragazzo ha un cuore che non gli sta nemmeno dentro al petto da quanto grande è!!!
cioe leggendo mi scendevano le lacrime... è davvero troppo buono,umano e sensibile...
 
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.fragula.
view post Posted on 10/11/2010, 21:57




infatti..ce ne sono davvero pochissimi come lui (:
 
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2 replies since 22/10/2010, 21:39   80 views
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