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Ian e Paul Per il Sud America

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.fragula.
view post Posted on 14/7/2010, 13:52




Quando si suol dire che non ci ferma nessuno...Grazie alla nostra Monica siamo riusciti ad avere tradotta in Italiano l'intervista che Ian e Paul hanno rilasciato al sito Sud-Americano elperiodico.com
Ammetto che a differenza delle solite interviste la giornalista si è divertita a variare un pò, anche se le domande di rito non potevano mancare.
Paul Wesley e Ian Somerhalder sono i due fratelli Stefan e Damon Salvatore nel “Diario del Vampiro” ....

Quale abilità dei vostri personaggi vi piacerebbe avere nella realtà?
IAN SOMERHALDER: La forza e il potere mentale. Potrei far sì che voi tutti pensiate quello che desidero io.
PAUL WESLEY: Idem. Sceglierei lo stesso, il potere mentale.

Dopo aver recitato nella serie, quando sentite la parola “sangue”, cosa pensate?
P.W.: Io penso allo sciroppo. Una volta mentre simulavo di bere il sangue in una scena mi fecero bere lo sciroppo.
I.S.: A dire la verità, a me fa venire fame.
P.W.: Penso anche alle vene. Sono molto saporite. Sembrano spaghetti. Mostrami il polso, Ian! (Ride).

Eravate fans delle storie dei vampiri, prima di partecipare a questa?
P.W.: Ero un ammiratore di Anna Rice. Credo che sia fantastica. Mi piacevano anche i film vecchi dei vampiri, però non ero un fanatico del tema.
I.S.: Penso lo stesso: apprezzavo il genere però non andavo pazzo per i vampiri. Ho sempre vissuto vicino al mistero dei vampiri, che girava intorno a New Orleans, il luogo dove sono nato.

Credete che “Il Diario Del Vampiro” potesse essere fatto 10 anni fa?
I.S.: No con la stessa accoglienza di questi tempi. L’esito di “The Twilight Saga” ha spianato il terreno a produzioni successive come la nostra.
P.W.: Si. Partecipai ad una serie nel 2001 che si chiamava “Wolflake” nella CBS. Si annullò in seguito. Fallì. Il pubblico non era pronto in quel momento.

Parlando di “Twilight”, credete che la vostra serie televisiva ha resistito agli inevitabili paragoni?
I.S.: Completamente. La trama iniziale è abbastanza simile in entrambi i casi: la ragazza mortale che si innamora del vampiro, però…
P.W.: Se vedi oltre la puntata iniziale, noterai in seguito che è differente e che c’è molto di più.

Se immaginaste di cambiare ruolo e interpretare il copione dell’altro?
P.W.: Non solo lo immagino… E’ che all’inizio ho fatto un provino per quel copione ma non me lo hanno dato!
I.S.: Io si, mi ci vedo. Credo che Stefan sia un personaggio incredibilmente commovente, con molti conflitti. E lungo la mia carriera (se così la posso chiamare) ho avuto la tendenza a fare questo tipo di personaggi. Precisamente per questo non mi feci tante illusioni per interpretare Damon, perché supponevo un cambio. Al contrario, Paul aveva la tendenza a seguire copioni che si avvicinavano a Damon. Fu un cambio per entrambi.
P.W.: Ma la cosa più interessante è che i nostri personaggi hanno molto in comune e tante caratteristiche vengono riprese dall’altro personaggio nel corso della storia.

Cosa ne pensate delle scene nelle quali apparite senza camicia?
I.S.: Mi piacciono i momenti in cui Paul mostra il petto perché il pubblico aumenta.
P.W.: Non ho altro da aggiungere. (Ride).

Vi attrae l’idea di vivere per sempre, come un vampiro?
I.S.: A me no. Fra essere un vampiro o morire, preferisco la seconda. Anche se poi pensi: «Aspetta un attimo. No, potremmo essere vampiri durante tutto il tempo che vogliamo e poi scegliere di morire nel momento in cui ci vada bene».
P.W.: Anche se poi potresti ritornare “seguace” della vita eterna. (Ride).

Perché credete che le serie dei vampiri abbiano cosi tanto successo?
I.S.: Dietro c’è una buona maniera di raccontare le storie. Credo che i vampiri incarnino il ribelle, l’alternativo. E sempre siamo stati affascinati da questo tipo di esemplari.

Credete che la televisione sia prestigiosa come il cinema?
I.S.: C’è più qualità nella televisione.
P.W.: Questo perché ora abbiamo più canali e più libertà. Prima c’erano 10 canali ed era abbastanza stipulato ciò a cui un attore doveva attenersi.
I.S.: La tv via cavo ha cambiato la storia della televisione. Inoltre, negli ultimi due anni, la qualità dei film è caduta in picchiata. Gli studi non hanno fatto più buoni film e le cifre degli incassi si sono abbassate. Questo ha dato maggiori opportunità alla televisione di raccontare buone storie. La qualità sale e, con essa, i presupposti. Oggi questo è importante.

E’ un mezzo di comunicazione che arriva a molta gente.
P.W.: Si. Bisogna tenere conto di questo, il grande pubblico che tiene.
I.S.: Immaginatevi tutta la gente che ha visto “Lost” pagare per andare al cinema. Inoltre, negli anni ’80 e ’90, si faceva televisione dopo aver fatto cinema. Adesso è il contrario: quasi non puoi fare cinema se prima non hai fatto televisione.
P.W.: Infatti, è più difficile fare cinema se non sei passato in televisione.
I.S.: E’ molto più duro e ti serve molto più tempo. Le imprese del cinema non vogliono dare agli attori lavori in film che non possono pubblicizzare. Per questo la televisione si è convertita in un trampolino di lancio. Siamo molto fortunati a far parte di una serie cosi piacevole.

 
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JErikaM
view post Posted on 15/7/2010, 15:18




grazie :)
 
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Elena Potter
view post Posted on 18/7/2010, 14:50




Che bella intervista.*o*
 
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Blanchard
view post Posted on 19/7/2010, 18:15




CITAZIONE (.fragula. @ 14/7/2010, 14:52)

Cosa ne pensate delle scene nelle quali apparite senza camicia?
I.S.: Mi piacciono i momenti in cui Paul mostra il petto perché il pubblico aumenta.
P.W.: Non ho altro da aggiungere. (Ride).


Ahahahahahah!
Ian mi fa morire. xD

Grazie per l'intervista! E' davvero carina e le domande non erano banali :)
 
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3 replies since 14/7/2010, 13:52   78 views
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